«Delicta iuventutis meae» Le postille di Pierio Valeriano ai Praeludia: da Giovanni Tacuino a Gabriele Giolito de’ Ferrari, in Talking to the Text: marginalia from Papyri to Print, ed. by V. Fera, G. Ferraù, S. Rizzo, Messina, CISU, 2002, pp. 681-720
Zocol, Pietro da. - Letterato (Pordenone 1426; morto nel 1506 circa), citato spesso con altri nomi (Petrus Haedus, Pietro Edo, Cryshaedus, Zoccolo, Capretto, Cavretto), sacerdote nella confraternita di Santa Maria dei Battuti della propria città natale, autore di laudi, di sacre rappresentazioni, di un Uffizio della Vergine e di altre opere; partecipe della trattatistica sull'amore della sua epoca col dialogo, ricchissimo di allegorie, Anterotica, nel quale esiste una descrizione dell'Inferno ch
Abstract The last page of Tommaso Baldinotti's manuscript of Lucan (University of Iowa MS xMMs. Hi1) contains three colophons: one a common leonine hexamete...
COPPINI, Francesco (in religione Ignazio). - Nacque a Prato agli inizi del sec. XV da Guccio di Tommaso di Giusto. Le fonti lo qualificano iuris utriusque doctor, ma non si hanno testimonianze su di lui fino al 1433, quando figura tra i camerlenghi dello Studio fiorentino. Si può presumere che, morto il padre (nel 1429 l'intestatario dell'asse patrimoniale familiare è lo zio Mercatuccio), il COPPINI, Francesco si sia trasferito a Firenze con il fratello Tommaso, la cui famiglia compare nella doc
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto. Dopo l’assassinio del padre in una faida politica, la famiglia si trasferì a Perugia, dove Giovanni Pontano seguì gli studi superiori sotto il magistero di Guido Vannucci, professore di retorica nello Studio locale. A quell’epoca aveva già composto dei versi e aveva già assunto lo pseudonimo di Gioviano, giacché Biondo Flavio, che terminò la sua opera pr
This paper, based on a preliminary inquiry about the circulation of Girolamo Aliotti’s writings, deals with the diffusion of humanist practices and its transformation into a dominating cultural movement. It is argued that this evolution was obviously a matter of very famous lay litterati, but also of more peripheral literary networks, that involve notaries, physicians, school teachers but also secular and regular clerics, living in the numerous urban centers of fifteenth century Italy. Additionally, the paper analyzes the very important and specific function of miscellanea manuscript as vector and mark of this process.
This paper, based on a preliminary inquiry about the circulation of Girolamo Aliotti’s writings, deals with the diffusion of humanist practices and its transformation into a dominating cultural movement. It is argued that this evolution was obviously a matter of very famous lay litterati, but also of more peripheral literary networks, that involve notaries, physicians, school teachers but also secular and regular clerics, living in the numerous urban centers of fifteenth century Italy. Additionally, the paper analyzes the very important and specific function of miscellanea manuscript as vector and mark of this process.
G. Bombieri. Tradizione classica e letteratura umanistica. Per Alessandro Perosa, a cura di R. Cardini, E. Garin, L. Cesarini Martinelli, G. Pascussi, том II из Humanistica, Bulzoni, Roma, (1985)
J. McManamon. University of North Carolina Press, Chapel Hill, (1989)Elektroničko izdanje 2017; prvo izdanje 1989, The University of North Carolina Press, Chapel Hill & London.